Occhio di Pavone

Per IL LUNEDÌ CI RIMANGO DI SASSO parleremo del marmo occhio di Pavone.

L’occhio di Pavone è geologicamente un calcare micritico fossilifero. Si origina dalla compattazione di fango carbonatico ricco di fossili. 

L’occhio di Pavone rosso, Sagario, Pneumonusio o marmor ocellatum fu introdotto a Roma durante il periodo Traianeo (II sec dC). 

Uno dei più comuni a rome è l’occhio di Pavone pavonazzo dal fondo appunto pavonazzo.

La denominazione è riferita ad una serie di litotipi estratti in diversi luoghi con in comune macchie dicolore biancastro con forma ricurva di dimensioni centimetriche, che ricordano gli occhi sopra il pennaggio della coda del pavone. In generale le qualità si distinguono per il colore e ne prendono generalmente il nome (p.e. pavonazzo, pneumonusio e bigio).

L’Occhio di pavone rosso proviene dai dintorni di Kutluca l’attuale Marmara o in generale la località della Bitinia. 

Esempi: sarcofagi di bambino nel museo archeologico di Instanbul.

Fonti
Marmora romana
Marmi antichi
Manuale dei marmi romani antichi

Immagine
http://www.engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=1580 “La Rivista di Engramma (ISSN 1826-901X)”

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