Marmo Cipollino

Per IL LUNEDÌ CI RIMANGO DI SASSO parleremo del Marmo Cipollino.

Il marmo Cipollino o marmo Caristio è una splendida varietà di marmo molto diffusa come elemento architettonico e decorativo. Il suo aspetto sinuoso che, secondo Stazio ” ama contender coi marini flutti”, dipende da una struttura scistosa e a bande. In particolare, le bande biancastre sono costituite da CaCO3, a volte ingiallite dall’ossidazione di piccole inclusioni ferrifere, mentre le fasce scure verdastre sono costituite da associazioni di Clorite ed Epidoto, possiamo quindi classificarlo dal punto di vista geologico come calcescisto verde.

Questo nome così desueto gli è stato dato proprio dagli antichi scalpellini per via del suo interessante comportamento durante la lavorazione, infatti, durante la lavorazione tende spesso a dividersi lungo i piani degli strati, proprio come una cipolla.

La sua importanza ed il gran conto che se ne dava in antico è facilmente intuibile da questi versi di un padre verso la figlia scomparsa prematuraente, il quale la definisce “risplendente più del marmo Pario o di Caristo”.

Solitamente il suo utilizzo per via della conformazione è circoscritto a colonne o lastre.

Esempi di utilizzo: coccodrillo di Villa Adriana.

Fonti

Marmora romana
Marmi antichi
Isprambiente

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