Malachite

Per LE RICETTE DI GIALLOLITARGIRIO: LA SCIENZA DEI PIGMENTI parleremo della malachite.

La malachite è uno dei più antichi pigmenti utilizzati dall’uomo, grazie al suo colore verde brillante e al suo aspetto affascinante. È un pigmento naturale che deriva dall’alterazione del rame in forma di weathering, trasformandolo in carbonato basico di rame Cu2(CO3)(OH)2.

Il suo utilizzo è documentato dalla Quarta Dinastia egizia fino all’Ottocento in Europa, mentre in Cina e Giappone è ancora utilizzato e commercializzato. Non veniva utilizzato solamente la forma naturale ma veniva sintetizzato già dal Rinascimento (Verditer).

Con il nome di Verditer si intende infatti un pigmento di sintesi di composizione analoga alla malachite, prodotto facendo reagire bicarbonato di sodio NaHCO3 e solfato di rame CuSO4. Inoltre secondo più recenti studi (Heydenreich 2003 “A note on Schifergrun”) si ritiene che alcuni casi di malachite in forma sferulitica fossero prodotti per precipitazione. Ciò confermerebbe allora la descrizione di Agricola, che nel suo De Re Metallica (1546), ci racconta che nell’acqua di lavaggio all’esterno delle miniere di rame, sul fondo delle vasche, precipitasse questo minerale finissimo, probabilmente prodotto dalla soprasaturazione di ioni rame e carbonato.

Esempio di utilizzo: Tintoretto, San Giorgio ed il drago, circa 1555; Raffaello, Madonna della sistina, 1512.

Identificazione: XRD, microscopio ottico, XRF, FORS, FTIR.

Ricetta malachite artificiale o Verditer:

~ingredienti~

Gesso

Rame prodotto dall’estrazione dell’argento tramite acquaforte

~Procedimento~

•prendi del gesso e macinalo fino, aggiungilo alla soluzione di rame prodotto dalla precipitazione dell’argento con acqua forte finché continua la reazione di ebollizione il quale perderà il suo colore verde per diventare diafano

•lascia depositare e rimuovi la parte liquida

•aggiungi acqua finche non c’è più sale

•filtra la soluzione e secca ciò che è sul filtro

Fonti

I pigmenti nell’arte, N. Bevilacqua,
La chimica nel restauro, Matteini Moles
Artists’ Pigments. A Handbook of Their History and Characteristics. N.S. Baer, A. Joel, L. Feller e N. Indictor.
Handmaid of arts, Robert Dossie

Immagini

Watanabe Kazan 渡辺崋山 (1793-1841), Portrait of Sato Issai (age 50) 佐藤一斎(五十歳)像 (1821), colour on silk 絹本着色, 80.6 x 50.2 cm, Tokyo National Museum 東京国立博物館, Tokyo, Japan. Wikimedia Commons

Tags: , , , ,

More Similar Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Post più letti
Menu