La Chimica della Dietilamide dell’Acido Lisergico (LSD)

Per la rubrica: LA MOLECOLA DEL GIORNO, oggi parleremo di una delle più potenti sostanze PSICHEDELICHE: l’LSD!

La (6aR,9R)-N,N-dietil-7-metil-4,6,6a,7,8,9-esaidroindol-[4,3-fg]chinolina 9-carbossammide, comunemente nota come dietilamide dell’acido lisergico (LSD), è una sostanza stupefacente semisintetica prodotta a partire dall’acido lisergico. È stata sintetizzata per la prima volta da Albert Hoffmann nel 1938 mentre lavorava sull’ergot, un fungo parassita della segale. I suoi effetti psichedelici vennero però scoperti solo nel 1943 per un caso fortuito dallo stesso Hoffmann.

L’impatto che LSD ebbe sulla cultura popolare fra gli anni ’60 e ’70 fu incredibile ed il suo consumo è ancora oggi importante. 
Viene comunemente consumata sottoforma di blotters e dato che la dose efficace di LSD è molto bassa (sulla strada le dosi sono di circa 50 microgrammi) vi sono dei problemi analitici per identificarla. È possibile sfruttare, come approccio qualitativo, il reagente di Ehrlich (p-dimetilamminobanzaldeide), anche noto come p-DMAB. L’LSD reagisce con il p-DMAB in acido cloridrico formando un carbocatione stabile (o uno ione per condensazione) e dando una colorazione distintiva.

Fonti:
Wikipedia (LSD)
“Forensic Chemistry” – Suzanne Bell

Immagine:
LSD_structural_formulae, Jü, Public domain
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